Sud Africa

 

U

di Nicolas Proroga

 

 

 

Il motore ronfa leggero, l'andatura è buona, l'aria calda, continentale con un sapore di libeccio ma più asciutto e sabbioso. La strada è lunga e dritta le distanze sono moltiplicate per dieci, per cui anche i rettilinei lo sono, lunghi e dritti... interminabili. Meglio lasciare " l'autostrada " e prendere la " route 512 ". Incontriamo gente, espressioni e colori che rivelano che qui le persone non sono quelle simil USA-UK dei quartieri bene della periferia nord, ma sono persone di tutti i giorni l'anima di questa terra. La gente cerca nei vestiti usati qualcosa a buon prezzo da riutilizzare, tra copertoni laceri gomme da sfruttare fino all'ultimo mm. Però non basterebbe dare un centone cad. , qui se non dai soldi ma caramelle al bimbo al semaforo qualcuno potrebbe dirti : Nice job, non ci servono soldi, ma lavoro... io oggi raccolgo l'alluminio, il ferro; ma domani potrei avere un lavoro ed essere rispettabile. Oggi raccolgo il ferro, non voglio soldi ma un lavoro..... Ho ancora gli occhi, il suo sguardo chiaro in mente... Abbiamo dormito in una di quelle strutture turistiche con tanto di tenda, safari, etc... Visto gli animali... insomma da perfetti turisti... Scrivendo mi rendo conto che i ricordi della strada sono quelli che si fanni più vividi, pieni di significato. I ragazzi che giocano nel campo di calcio a fianco del bar, le ragazze preparate di tutto punto per la domenica, la gente che si appresta per le funzioni religiose... volti incrociati lungo una strada, sguardi e senzazioni che ti posso dire tanto o che possono essere elementi del paesaggio. A te la scelta... La strade è rossa,sabbiosa, altanelante tra i colli procede dritta nella pianura sconfinata dell'altopiano, delimitata da due lontane catene montuose che sembrano scortarmi... Ad un tratto si apre un varco nella catena e riesco a vedere, a perdita d'occhio, le colline degradanti verso la porta del Kalhari... Un'emozione, la strada rossa, la sabbia ghiaiosa fà danzare i quasi 250Kg di moto come se fosse una libellula, dagli specchietti vedo la polvere alzarsi a sottolineare il mio passaggio Il sole non è ancora alto, l'aria è calda, la polvere secca la gola, il sole mi scalda la pelle... Ogni tanto un struzzo o una giraffa ci corre di fianco forse spaventati dal GS giallo (kalhari). Gli alberi si susseguono corti e slanciati orrizontalmente tra il verde/giallo dell'erba alta... Il GS proseguela sua danza seducente... Ogni tanto qualcuno mi saluta o mi segue con lo sguardo mentre passo... Dave dice "Ti rispetteranno, perchè tu sei forte e coraggioso..." adesso capisco perchè questi posti visti con il boxerone cambiano radicalmente. Sei visto come una persona che ha il coraggio di mostrarsi, di vivere, non come i tanti che si blindano in auto e tremano ad ogni semaforo... La gente ha paura di mostrarsi, tu sei lì su quel pezzo di ferro, fiero e consapevole, sei vicino alle persone della strada,respiri la loro stessa aria calda ed asciutta, tocchi la stessa terra secca e polverosa, hai lo stesso odore di polvere e sudore. Sei diverso, ma più vicino, non hai bisogno di tramiti sei tu schietto e vero... " proudly and strength!" Certe volte incontri gente che non sai perchè... una tra tante, la senti, ti capisce e gli brillano gli occhi. Oggi ho restituito la moto a Dave (la persona a cui mi sono rivolto per fittarla) che quando l'ha vista integra ma "sporca" di sabbia rossa mi ha sorriso e mi ha chiesto " good ride?!" Forse non aveva creduto al mio " i will respect your bike" Siamo stati li a parlare per un pò, ci siamo capiti... "feeling the motorbike, that's the way - " L'Africa è enorme ne ho visto un pezzetino piccolissimo, mi ha sconcertato... Ho visto poco di questo posto e forse capito ancora meno ma mi ha aperto nuovi orizzonti di percezione...

9°c, il risveglio nel mattino freddo e uggioso del Charles de Gaullle fanno sembrare fuori luogo il colorito scuro della mia pelle e la polvere rossa che ancora mi copre le scarpe. Incrocio centinaia di persone... di faccie, la mia mente vola agli spazi di cui solo ieri potevo godere, il mio sguardo viene di continuo bloccato da ostacoli. E pensare che quando ho visto il Charles de Gaulle la prima volta mi sembrava immenso... ma forse, da oggi, il mio concetto di spazio ha altri riferimenti...?! La mente torna ad appena ieri mattina presto, lei e li che mi aspetta... forse impaziente. Non so bene che aspettarmi da lei, di sicuro è molto più piccola dell'altra, però promette bene e non deve crescere per arrivare a dare il meglio. Nel garage premo il "magico" pulsantino e lei si mette in moto borbottando... Dopo un pò arriva Dave puntuale... Il tratto asfaltato scorre via veloce, lasciando alle spalle i quartieri bene con i loro prati inglesi ed i villoni iperprotetti, compaiono le prime case povere... ma svoltiamo subito - Inizia la strada rossa! I primi km ad andatura moderata, per prendere confidenza; mi tornano in mente i consigli di papà Goblin sulla guida offroad... braccia larghe, peso concentrato sull'anteriore e.... vai!!! Di sicuro non avremmo mai immaginato che quei consigli li avrei usati su una pista in SudAfrica. Dopo i primi km vedo affianco a me, leggermente avanti il becco del GS giallo mentre il tachimetro oscilla tra i 90-120Km/h... Ogni tanto un tratto di scalini oppure più rovinato cerca di portare fuori controllo la moto ma alzandomi sulle pedane, riesco agilmente a superarlo...mi sento alla Paris-Dackar! ;-) Vedere due tizi in sella alle loro cavalcature guidandole in piedi sulle pedane deve essere uno spettacolo inusuale, raccogliamo gli sguardi dei pochi passanti e dei pochi veicoli che incontriamo. "Andiamo su quelle colline? Ok?" La strada comincia a farsi più "tecnica", le ultime pioggie hanno arato la pista che si inerpica lungo la montagna tra tornanti e salite ripide, per fortuna il 650GS PD mi permette di giocarci con facilità... Inizia la salita vera, il cartello sottolinea che la strada è in pessime condizioni e và percorsa sotto la propria responsabilità... una ottima presentazione!!! Le curve si fanno veramente più difficili sia per il fondo sassoso, sabbioso e sconnesso che per la ripidità molto accentuata... ma superata l'ultima curva Un senso di vertigine mi pervade, forse non è l'infinito ma qualcosa che gli si avvicina. Laghi incastonati in culle di montagne, vallate che si espandono a perdita d'occhio, il cielo di un colore indefinito che parte dall'azzuro/bianco al blu intenso macchiato di qualche nuvola bianchissima... Il silenzio mi pervade, mi fa sentire piccolo ma allo stesso tempo mi rendo conto di far parte di questo posto, di esserne intimamente parte e partecipante. Eccoci di nuovo ad andare affiancati con i bordi della strada incorniciati da alti fiori, simili a margherite, dai forti colori viola/blu e bianchi , il sole ha scaldato l'aria e nonstante siano appena le 9.00 il caldo si sente. La nuvola di polvere che ci lasciamo alle spalle, sottolinea il nostro passaggio... mi fermo a fotografare i fiori, la moto, Dave mi raggiunge, si ferma un'auto... solite chiacchiere con una persona che ti sembra essere il tuo vecchio vicino di casa, poi alla fine lui mi chiede che ci fà un'italiano in moto su quelle strade davanti a casa sua?! ;-) contento ci saluta e va via... Dopo un caffè ed un pò di chiacchiere in un bar/risto, comparso dal nulla, purtroppo si è fatta ora di rientrare. Dave mi guarda perplesso dagli specchietti quando mi lascio andare a qualche tornante in puro stile supermotard... Circa 200Km di sterrato, una 50ina di asfalto... Il cielo come tetto, l'Africa come terra, un GS650 PD una compagno/guida degno della migliore gente del Goblin*... Grazie!!!
* se mi posso permettere, Umberto...